Il packaging per alimenti è un settore industriale sempre più importante sotto diversi punti di vista, sia per l’attenzione verso la sostenibilità degli imballaggi resa possibile dall’innovazione dei materiali e dei processi produttivi, sia per la cosiddetta Shelf-Life (vita di scaffale) dei prodotti alimentari.
La Shelf-Life indica il periodo di tempo che intercorre tra la produzione del bene e il suo consumo, senza che ci siano rischi per la salute. In entrambi questi due aspetti, un ruolo fondamentale è giocato dalla formulazione degli adesivi industriali utilizzati per sigillare le confezioni alimentari.
Il packaging alimentare, come abbiamo detto, per essere sicuro deve evitare il contatto del prodotto con agenti esterni, ma allo stesso tempo deve evitare il passaggio di sostanze chimiche dai materiali dell’imballaggio verso i prodotti contenuti, per non alterarne né la qualità né la sicurezza.
È il cosiddetto fenomeno della migrazione normato anche a livello comunitario dalla Direttiva EU 10/2011 che fissa a 10 mg/dm2 per un’area di contatto di 60 mg/kg la quantità totale di sostanze volatili tollerabili trasferite dalla plastica ai cibi. Per questo motivo, è sempre meglio rivolgersi a persone esperte in materia per ricevere la migliore assistenza possibile nello sviluppo del proprio prodotto.
La Shelf-Life indica il periodo di tempo che intercorre tra la produzione del bene e il suo consumo, senza che ci siano rischi per la salute. In entrambi questi due aspetti, un ruolo fondamentale è giocato dalla formulazione degli adesivi industriali utilizzati per sigillare le confezioni alimentari.
Il packaging alimentare, come abbiamo detto, per essere sicuro deve evitare il contatto del prodotto con agenti esterni, ma allo stesso tempo deve evitare il passaggio di sostanze chimiche dai materiali dell’imballaggio verso i prodotti contenuti, per non alterarne né la qualità né la sicurezza.
È il cosiddetto fenomeno della migrazione normato anche a livello comunitario dalla Direttiva EU 10/2011 che fissa a 10 mg/dm2 per un’area di contatto di 60 mg/kg la quantità totale di sostanze volatili tollerabili trasferite dalla plastica ai cibi. Per questo motivo, è sempre meglio rivolgersi a persone esperte in materia per ricevere la migliore assistenza possibile nello sviluppo del proprio prodotto.
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